Milano: inchiesta appalti noleggio, in telefonata si parla di Formigoni

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(askanews) – Milano, 22 gen – Spunta anche il nome di RobertoFormigoni nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gipdi Milano, Giuseppe Gennari, nei confronti di 16 personearrestate per corruzione e turbativa d’asta nell’ambito di uninchiesta sugli appalti truccati nel comparto del noleggioauto. In una telefonata del 20 marzo 2012, intercettata dagliinquirenti e riportata nel provvedimento, uno degli arrestatiafferma: ”Importantissimo… vogliono far cadere Formigoni efaranno di tutto”. E sul contenuto di questa conversazione,il giudice rileva: ”Nelle parole dei due interlocutori checommentano da un lato alcune vicende giudiziarie che hannoriguardato appalti pubblici Aler, dall’altro un articolo digiornale che ha raccolto indiscrezioni proprio circa lapresente attivita’ d’indagine, traspare con assoluta evidenzala consapevolezza dell’appartenenza a un sistema che vede ilsuo vertice politico-istituzionale nel Presidente dellaRegione e che rappresenta da anni lo strumento delleingerenze nell’attivita’ dell’Azienda Lombarda EdiliziaResidenziale”.

Il governatore lombardo non e’ indagato. L’inchiestacoinvolge soprattutto esponenti della Compagnia delle Operedi Saronno e Bergamo e i vertici della Kaleidos, societa’ diintermediazione che fa parte della stessa Cdo. Tra gliarrestati nell’inchiesta figurano anche la responsabile deiServizi generali di Direzione dell’Aler (in carcere),l’exdirettore del dipartimento tecnico amministrativodell’Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamentodi Milano (ai domiciliari) e l’ex responsabile Gestione degliapprovvigionamenti dell’Azienda Ospadaliera di Desio eVimercate (ai domiciliari). Tutti manager o funzionariritenuti dagli inquirenti vicini alla Compagnia delle Opere.

”E’ del tutto evidente – scrive il giudice milanese a questoproposito – come l’appartenenza alla rete di contatti diCompagnia delle Opere (e quindi di Comunione e Liberazione)abbia rappresentato, per la Kaleidos, un’efficiente modalita’per l’individuazione di nuove opportunita’ commerciali. Cio’che appare essere accaduto e’ che i funzionari della societa’d’intermediazione saronnese (la Kaleidos, appunto – ndr)abbiano mutuato tali modalita’ di business dai rapporticommerciali privati alla gestione dei contatti relativi agliappalti pubblici. A tale riguardo – evidenzia ancora il gipGennari nell’ordinanza di custodia cautelare – devenecessariamente essere evidenziato come piu’ d’uno tra ireferenti delle stazioni appaltanti che hanno colluso con laKaleidos (o, piu’ in generale, tra i vertici degli stessienti) sono risultati inseriti negli stessi ambienti diComunione e Liberazione/Compagnia delle Opere”.

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