Alimentari: Cia, 60% delle famiglie ha ‘tagliato’ sulla tavola nel 2012

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(askanews) – Roma, 22 gen – La crisi economica si siede a tavolae cambia il menu’ degli italiani, portando i consumialimentari ai livelli di venti anni fa. Nel 2012 il 60% dellefamiglie e’ stato costretto a ridurre gli acquisti e acambiare menu’, mentre il 38% ha optato per prodotti diqualita’ inferiore e il 35% e’ andato a caccia di’promozioni’, sempre piu’ frequenti nella nostra catenadistributiva. Non solo. Poco meno del 15% ha rinunciato apranzi e cene fuori dalla mura domestiche (ristoranti,trattorie, tavole calde, fast food, pizzerie). E’ quantosottolinea la Cia (Confederazione italiana agricoltori) inmerito ai dati Istat e all’indagine di Rete Impresa Italia.

E cosi’ sulle tavole degli italiani diminuiscono carne,pesce, frutta,ortaggi e vino. In crescita pasta, uova epane.

Oggi, ricorda la Cia, due famiglie su tre riescono adarrivare a fine mese solo con tagli radicali sugli acquisti,compresi quelli alimentari. Sono cifre allarmanti, chefotografano una situazione critica, in cui le famigliesubiscono i pesanti effetti del carico fiscale e delletariffe energetiche, da una parte, e il calo del redditoimponibile, dall’altra. Si tratta di un doppio problema, continua la Cia, che sitraduce in un crollo di oltre il 4% del potere d’acquisto, acui gli italiani rispondono portando i consumi a livello divent’anni fa. Quando non si riducono le quantita’ deiprodotti acquistati al supermercato, sicuramente si allunganoi tempi davanti allo scaffale, dove si mettono in atto semprepiu’ spesso strategie differenti, tutte volte al risparmio:il 53% dei consumatori gira piu’ di un negozio alla ricercadi sconti, promozioni e offerte speciali; il 42% privilegiale grandi confezioni o formati convenienza; il 32% abbandonale grandi marche per prodotti piu’ economici ‘senza firma’ eil 24% ricomincia a fare ‘cucina di recupero’ con gli avanzidella cucina, per evitare del tutto gli sprechi.

Ma per uscire dal tunnel della crisi, conclude la Cia, e’fondamentale che la prossima legislatura metta ai primi postidella sua agenda politica dei seri provvedimenti di sostegnoai consumi, per aiutare le famiglie e per dare inizio a unaripresa economica ormai non piu’ rimandabile.

com/rus