Chiesa: giornata dialogo ebrei-cattolici, famiglia fondata su matrimonio

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 17 gen – Si celebra oggi inItalia la 24* Giornata per l’approfondimento e lo sviluppodel dialogo tra cattolici ed ebrei dedicata quest’anno a unariflessione sulla ‘settima’ delle ‘Dieci parole’, secondo ilcomputo ebraico: ‘Non commettere adulterio’. Nel sussidiopreparato per l’evento il vescovo di Pistoia, MansuetoBianchi, presidente della Commissione episcopale perl’ecumenismo e il dialogo, e il rabbino Elia Enrico Richetti,presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia, invitano ariflettere sul rapporto sponsale fra uomo e donna, inseritonell’istituto familiare, come riflesso dell’alleanza tra uomoe Dio. La famiglia fondata sul matrimonio, ha detto mons. Bianchia Radio Vaticana, e’ ”minacciata dalla cultura attualeperche’ la struttura familiare viene svuotata dei suoicontenuti specifici e riempita di una tipologia di altrirapporti, di altre convivenze, che non hanno molto a che farecon il progetto di Dio sulla famiglia umana cosi’ come sirivela nella struttura delle persone e anche come si rivelanella Rivelazione biblica”.

Nella riflessione sul ‘settimo comandamento’, al centro diquesta giornata del dialogo fra cattolici ed ebrei, entraanche il concetto di ‘santificazione’ della vitamatrimoniale, ‘Kedusha” in ebraico. ”Il concetto ebraico di kedusha’ – ha spiegato il rabbinoElia Enrico Richetti sempre a Radio Vaticana – ha a che farecon il portare i momenti della vita quotidiana e naturaledella persona, ad un livello di consapevolezza superiore,quindi al livello di rendersi come ogni cosa e’ voluta da Dioin un certo modo. La santificazione della vita matrimonialeconsiste proprio nel non viver questa vita come un fattopuramente fisico, ma come un momento di un disegno maggioreche serve a mantenere in vita l’universo”.

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