Droga: Dia sequestra beni per 500 mila euro nel catanese

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(askanews) – Catania, 7 gen – La Direzione InvestigativaAntimafia di Catania ha sequestrato una impresa operante nelsettore della ristorazione, beni mobili, rapporti bancari epostali per un valore complessivo di circa 500 mila euroriconducibili ad A.V., classe 1964, di Palagonia (CT), alvertice di una organizzazione criminale dedita al traffico disostanze stupefacenti operante nel territorio di Palagonia.

La D.I.A. ha eseguito il decreto di sequestro e confiscaemesso, ai sensi delle vigenti disposizioni antimafia, dalTribunale di Catania – Collegio Misure di Prevenzione – inseguito ad un’articolata proposta avanzata dal Direttoredella Direzione Investigativa Antimafia.

Con il provvedimento ablativo sono stati sequestrati unesercizio commerciale esercente l’attivita’ di ristorante,bar-gelateria, autovetture, rapporti bancari e postaliriconducibili ad A.V. ed ai suoi familiari, per un valorecomplessivo di circa cinquecento mila euro.

Le indagini svolte dalla D.I.A. nell’arco temporale compresotra il 1991 e il 2009 – finalizzate a rilevare la capacita’reddituale di A.V. e del suo nucleo familiare – hannopermesso di identificare diversi cespiti patrimoniali che,benche’ formalmente intestati a prossimi congiunti delsuddetto, sono riconducibili alla sua effettiva titolarita’.

Gli accertamenti di natura tecnico-economici hanno permessodi evidenziare forti profili sperequativi tra i redditidichiarati e il patrimonio posseduto, tali da fondare lapresunzione, accolta dal Tribunale, di un’illecitaacquisizione patrimoniale derivante dalle attivita’delittuose connesse all’organico e prolungato inserimento diA.V. nell’ambito del traffico delle sostanze stupefacenti.

L’uomo era stato tratto in arresto nell’aprile del 2006,nell’ambito dell’operazione ”GOOD YEAR” eseguita daiCarabinieri di Catania, per associazione a delinquerefinalizzata al traffico di sostanze stupefacente, rivestendonell’organizzazione il ruolo di promotore. Dalle indaginisono emersi collegamenti fra l’organizzazione e soggetticalabresi operanti nella Locride dai quali lo stesso siriforniva per l’acquisto di stupefacenti (cocaina ederoina).

Sulla base delle investigazione svolte il Tribunale diCaltagirone ha condannato A.V. alla pena di anni 24 direclusione.

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