Veneto: Coldiretti, in agricoltura federalismo imperfetto

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(askanews) – Venezia, 4 gen – ”Balzelli burocratici, rimpallitra assessorati, delibere in sospeso, la politica regionalechiude cosi non solo un anno, ma anche la porta in faccia atutti i tentativi di semplificazione in agricoltura”. LaColdiretti Veneto elenca una serie di ”regalini” sottol’albero che evidenziano quanto ”il settore primario siaignorato dalla strategia politico ed economica regionale,come se non fosse l’unico comparto che crea ancoraoccupazione e muove l’interesse delle nuove generazionisviluppando una produzione lorda vendibile che supera i 5milardi di euro”.

”Tanto vale – aggiunge la Coldiretti Veneto – fare cassasventolando in una delibera della Giunta, quella dellaVigilia di Natale, un esonero sui controlli sanitari per gliagricoltori gia’ previsto da leggi nazionali, fatto salvorichiedere la riscossione delle annate precedenti vale a dire800 euro ad azienda, cantina o laboratorio. Il riferimento e’un decreto legislativo, il numero 194 del 2008 in nome delquale saranno inviate le cartelle agli imprenditori veneticonsiderati inadempienti a causa di una mancata presa diposizione a tempo debito come han fatto invece altre Regioniconfinanti visto che la normativa comunitaria originaria, difatto, escludeva a priori la produzione primaria trasformatada questo procedimento. Come se le attivita’ agroalimentariinteressate non fossero gia’ oggetto di una pluralita’ diverifiche di vario genere per comprovare la qualita’ e lasalubrita’ di prodotti tipici”.

”Dietro la buona notizia si nasconde sempre la sorpresa -sottolinea Coldiretti – anche nel caso dell’annunciatodivieto su gran parte del suolo agricolo del fotovoltaico aterra.

Addirittura la firma e’ di quattro assessori in materia cherimandano pero’ il tutto al Consiglio regionale. Nelfrattempo i funzionari competenti non esitano ad attivare leprocedure espropriative per fantomatici tralicci peraltrettanto fantomatici impianti in aree ad alta vocazioneagricola con coltivazioni di pregio. Il primato dellacontraddizione spetta all’unica Regione che non ha adottatoun piano energetico, per garantire, da un lato, lapossibilita’ di progredire con queste fonti secondodisposizioni europee e, dall’altro, salvaguardare leproduzioni agricole, il paesaggio, le tradizioni locali, comeperaltro stabilito dalle direttive nazionali”. fdm/dab/