Farmaci: al via campagna informativa di Federconsumatori su equivalenti

NOV 6, 1235 -

(askanews) – Roma, 4 gen – Federconsumatori lancia una capillarecampagna di informazione presso le proprie sedi e presso lestrutture sanitarie, per fare in modo che i cittadinidispongano di tutte le notizie utili sui farmaciequivalenti.

Lo annuncia, in una nota, la stessa Federconsumatorievidenziando che ”in questi 13 mesi di Governo Monti,pesantemente segnati dalla crisi economica, la sanita’pubblica ha dovuto subire drastici tagli alle risorse, chehanno messo in discussione l’universalismo del SistemaSanitario Nazionale”. Inoltre, prosegue, ”le norme relative al settoresanitario – in particolare quelle sull’obbligo di indicare ilprincipio attivo nelle prescrizioni di farmaci generici -sono state piu’ volte modificate. Dalle numerose segnalazioniregistrate dalle nostre sedi emerge che le idee di molticittadini al riguardo sono piuttosto confuse, anche a causadella carenza di informazioni da parte del Ministero dellaSalute. Riteniamo pertanto utile ribadire quali siano lelinee guida da seguire in merito all’obbligo, da parte deimedici, di riportare nella ricetta il principio attivo delmedicinale: un medico che curi un paziente per la primavolta, per una patologia cronica o per un nuovo episodio dimalattia non cronica per il cui trattamento sono disponibilipiu’ farmaci equivalenti, e’ tenuto ad indicare nella ricettail principio attivo del medicinale. In questi casi non e’dunque valida la prescrizione in cui non venga indicato ilprincipio attivo; nella ricetta puo’ essere indicata anche ladenominazione di un farmaco specifico a base dello stessoprincipio attivo: tale indicazione risulta vincolante per ilfarmacista solo se accompagnata da una sintetica motivazionescritta dal medico”.

Infine, ”l’indicazione di un medicinale specifico nellaricetta risulta vincolante anche quando il prezzo del farmacostesso sia pari a quello del rimborso. In questo caso, pero’,il vincolo e’ subordinato alla volonta’ del cliente, che almomento dell’acquisto puo’ chiedere la sostituzione con unaltro farmaco: se il costo del medicinale richiesto e’superiore a quello di rimborso, il cliente deve pagare ladifferenza tra i due prezzi”.

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